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BANDO POR FESR 2014-2020 AZIONE 2.2. - LINEA DI INTERVENTO 2.2.a.1 INTERVENTI NELL’AREA DI CRISI DELL’ISONTINO (BANDO 2018 - Rif. DGR n. 933/2015)

 

La dotazione finanziaria del bando è pari a euro 1.498.741,75.

 

”Aree territoriali colpite da crisi diffusa”: sono zone di svantaggio socio-economico che beneficiano della deroga di cui all’articolo 107.3.c “Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea” relativa alla concessione di determinati benefici economici nelle quali si riscontra una maggiore contrazione degli addetti, anche tenendo in considerazione le sole imprese manifatturiere, e una perdita e contrazione dell’export. Rientrano nell’Area di crisi diffusa dell’Isontino i seguenti comuni: Capriva del Friuli, Farra d’Isonzo, Fogliano Redipuglia, Gorizia, Gradisca d’Isonzo, Grado, Monfalcone, Moraro, Mossa, Romans d’Isonzo, Ronchi dei Legionari, Sagrado, San Canzian d’Isonzo, San Lorenzo Isontino, San Pier d’Isonzo, Savogna d’Isonzo, Staranzano, Turriaco, Villesse.

 

 

BENEFICIARI

Possono beneficiare dei contributi di cui al presente bando

-     le micro, piccole e medie imprese già localizzate o di nuovo insediamento nell’ “Area di crisi dell’Isontino”. Possono presentare domanda di contributo anche le imprese che all’atto della presentazione della domanda non hanno la sede o un’unità operativa attiva localizzata nell’Area di crisi dell’Isontino. L’apertura nell’Area di crisi dell’Isontino della sede o dell’unità operativa, da iscriversi presso il Registro delle imprese, deve intervenire prima dell’avvio del progetto.

-     le imprese devono svolgere attività coerente con il progetto finanziato ed essere operanti (in base agi interventi finanziabili scelti), nei settori

  • della nautica da diporto e relativo indotto e nel settore della metalmeccanica
  • manifatturiero individuato dalla sezione C – classificazione ISTAT ATECO 2007.

Sono altresì ammissibili a contributo le imprese che svolgono attività secondaria attinente ai codici, qualora i progetti riguardino tali attività.

 

 

PROGETTI AMMISSIBILI

Le finalità sono perseguite attraverso:

  1. investimenti nel settore della nautica da diporto e nel suo indotto e nel settore della metalmeccanica;
  2. consulenze a favore delle PMI industriali.

 

 

SPESE AMMISSIBILI

Sono considerate ammissibili le spese strettamente legate alla realizzazione delle iniziative finanziabili sostenute dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda.

 

 

  1. Per investimenti nel settore della nautica da diporto e nel suo indotto sono ammissibili spese per la realizzazione di opere e per l’acquisto dei seguenti beni, strettamente funzionali all’esercizio dell’attività produttiva:
    1. interventi di rilevanza edilizia e urbanistica, purché necessari e funzionali all’installazione delle macchine e delle attrezzature, escluse le nuove costruzioni;
    2. progettazione, direzione lavori e collaudo ed altre spese tecniche relative alle opere di cui alla lettera a) nel limite massimo del 15% del costo delle stesse;
    3. impianti specifici, consistenti nei beni materiali che singolarmente o in virtù della loro aggregazione funzionale costituiscono beni strumentali all’attività di impresa;
    4. macchinari e attrezzature, hardware e strumentazioni informatiche e beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Impresa 4.0”;
    5. brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, know-how o altre forme di proprietà intellettuale, diritti di licenza di sfruttamento o di conoscenze tecniche anche non brevettate, software e beni immateriali (software , sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni) connessi a investimenti in beni materiali “Industria 4.0”.

per tali spese sopraelencate qualora l’impresa opti per il regime “De Minimis” sono ammissibili anche se fatturate in data successiva al 1° aprile 2017.

 

 

  1. Per consulenze a favore delle PMI industriali sono ammissibili le seguenti spese di consulenza che abbiano un ruolo strategico nel rilancio d’impresa:
    1. consulenze per la riattivazione, il risanamento e la ristrutturazione aziendale;
    2. consulenze per analisi preliminare del business e dell’azienda e redazione di un piano industriale;
    3. consulenze per analisi della capacità produttiva, commerciale, distributiva, finanziaria, manageriale;
    4. consulenze per analisi del mercato e della concorrenza;
    5. consulenze per analisi del ciclo di vita dei prodotti/servizi;
    6. consulenze per le acquisizioni fallimentari;
    7. consulenze in materia ambientale e consulenze per il rilascio di certificazioni

 

 

  1. Gli attivi immateriali sono ammissibili per il calcolo dei costi di investimento se soddisfano le seguenti condizioni:
    1. sono utilizzati esclusivamente nello stabilimento beneficiario degli aiuti;
    2. sono considerati ammortizzabili;
    3. sono acquistati alle normali condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente;
    4. figurano nell’attivo di bilancio dell’impresa per almeno tre anni.

 

 

I beni devono essere acquistati nuovi di fabbrica e sono ammessi i relativi oneri accessori quali spese di trasporto e di installazione.

 

Sono inoltre ammissibili a contributo, per il periodo di durata del progetto e fino ad un massimo di 12 mesi, i costi salariali corrispondenti all’ importo netto risultante dai cedolini paga, relativi alle nuove assunzioni effettuate dalle imprese per le iniziative sopra riportate. Tali spese sono ammesse per il periodo di durata del progetto e fino ad un massimo di:
    -  12 mesi in caso di consulenze
    -  24 mesi in caso di investimenti,

 

 

LIMITI DI SPESA

LIMITE MINIMO di spesa ammissibile: euro 10.000,00.

 

 

 

INTENSITA’ DELL’AGEVOLAZIONE

  1. Per gli investimenti nel settore della nautica da diporto e nel suo indotto e nel settore della metalmeccanica si applicano alle spese ammissibili le seguenti intensità di aiuto:
    1. nel caso in cui l’impresa opti per il contributo in regime di esenzione ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014:

                                -       10% dei costi ammissibili per le medie imprese;

                                -       20% dei costi ammissibili per le piccole imprese.

    1. nel caso in cui l’impresa opti per il contributo in regime “de minimis”, ai sensi del Regolamento (UE) n.1407/2013: 35%.  Tale intensità è elevata di 15 punti percentuali nel caso in cui l’impresa, nel periodo intercorrente tra la data di presentazione della domanda e la data di rendicontazione, effettui nuove assunzioni, rendiconti il relativo costo salariale e mantenga le assunzioni medesime per almeno i dodici mesi successivi alla data di presentazione della rendicontazione.

 

  1. Per consulenze a favore delle PMI industriali, l’intensità d’aiuto è pari al 50% dei costi ammissibili in regime di esenzione di cui al Regolamento (UE) 651/2014, articolo 18.

 

  1. I costi salariali relativi a nuove assunzioni che determinano incremento occupazionale sono ammessi a contributo esclusivamente in regime “de minimis” ai sensi del Regolamento (UE) n.1407/2013, nella misura del 50% dell’importo netto.

 

 

TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

-  dalle ore 10:00 del 01/03/2018;

-  alleore 16:00 del 12/04/2018.

I contributi saranno concessi con metodo di valutazione a graduatoria.

 

Lo Studio rimane a disposizione per ogni eventulità.